1. Come riscuotere una polizza vita di cui si è beneficiari?
Di norma, un’assicurazione sulla vita funziona in base a un assunto semplice: alla morte della persona assicurata, la cifra accumulata tramite il versamento di premi, passa ai beneficiari indicati in sede di stipula del contratto.
Il decesso è quindi una clausola contrattuale che consente di svincolare la somma e di versarla al beneficiario. Poiché l'assicurazione sulla vita è un prodotto di risparmio, può essere utilizzata quando si vuole. Si tratta di un contratto che ha una durata prestabilita al momento della firma. Comunque, è possibile riscattare la totalità o una parte della polizza se lo si ritiene necessario.
In sostanza, quindi, per poter riscuotere una polizza vita di cui si è beneficiari:
- si attende la morte dell’assicurato che ci ha indicati come beneficiari
- si ottiene la somma in seguito a riscatto da parte del contraente
Chi può essere nominato come beneficiario di una polizza?
Il beneficiario di una polizza vita può essere una persona fisica, una società o un ente, una persona minorenne o incapace, e addirittura una persona non ancora nata.
Come abbiamo detto, al momento della stipula del contratto, il contraente della polizza deve indicare il beneficiario a cui andrà la somma pattuita. Ma il beneficiario può anche essere designato successivamente, tramite comunicazione scritta alla compagnia assicuratrice oppure con menzione all’interno del testamento.
Inoltre, la legge permette di designare più soggetti beneficiari di una singola polizza: è quindi importante che il contraente specifichi la percentuale di capitale da attribuire a ognuno. Questo perché, in assenza di un’indicazione precisa delle quote assegnate, la suddivisione avverrà in parti uguali.
Per poter identificare con sicurezza e precisione il beneficiario, è necessario specificare:
- il nome
- il cognome
- il codice fiscale
- l’indirizzo
della persona designata, così che la sua identità sia inequivocabile. La compagnia assicurativa, infatti, potrebbe incontrare difficoltà nel liquidare la prestazione alla persona corretta, se i dati non fossero precisi.
Il contraente è tenuto a informare il beneficiario della designazione a suo favore; questo perché, in caso di evento improvviso, deve essere il beneficiario ad avvisare la compagnia, così da avviare la pratica di versamento della somma assicurata.
È possibile cambiare il beneficiario di una polizza vita?
Dal momento in cui viene stipulata la polizza, al momento in cui avviene l’evento previsto in contratto, potrebbero trascorrere diversi anni. Durante questo periodo di tempo è sempre possibile cambiare il beneficiario della polizza, a meno che non vi sia stata rinuncia espressa per iscritto da parte del contraente al potere di revoca del beneficio, con accettazione del beneficio stesso da parte del beneficiario.
L’unico che può cambiare l'indicazione del beneficiario è colui che ha stipulato la polizza, che può provvedere mediante:
- comunicazione scritta alla compagnia assicurativa, con l’indicazione del numero di polizza e del nuovo beneficiario
- testamento, indicando nello stesso il nuovo beneficiario e menzionando espressamente la polizza
Nella sostanza, è possibile cambiare il beneficiario della polizza ogni volta lo si desideri, tranne nei seguenti casi:
- dopo che contraente e beneficiario hanno dichiarato in forma scritta alla Compagnia assicurativa, rispettivamente, la rinuncia al potere di revoca e l’accettazione del beneficio
- dopo che, deceduto l’assicurato, il beneficiario ha comunicato in forma scritta alla compagnia assicurativa di volersi avvalere del beneficio dopo il decesso del contraente.