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Come funziona un'assicurazione sulla vita?

La vita è piena di scelte, imprevisti, variazioni… Il modo in cui ci poniamo nei loro confronti e impariamo ad affrontarli è ciò che fa la differenza ed evita di farci subire ciò che accade, rendendoci partecipanti attivi del nostro percorso. Questo perché, com’è naturale che sia, questi eventi hanno un impatto (anche) economico, che, senza un’adeguata preparazione, a volte può davvero stravolgere il nostro normale assetto. Oggi parliamo delle assicurazioni sulla vita e di come possono servire a tutelarsi dalle incognite e diventare un sostegno economico per il futuro.

1. Che cos’è un’assicurazione sulla vita?

Da un punto di vista generale, un’assicurazione sulla vita è una polizza che garantisce un capitale all’assicurato o ai beneficiari indicati (in caso di suo decesso). Si tratta, quindi, di uno specifico tipo di contratto che riguarda quattro soggetti principali:

  1. il contraente
  2. l’assicurato
  3. l’assicuratore
  4. il beneficiario (o più beneficiari)

L'assicuratore, dietro pagamento di una somma (chiamata premio), si impegna a corrispondere all'assicurato, entro dei limiti temporali precedentemente concordati, un capitale o una rendita, nel caso in cui dovesse verificarsi un evento che ne causi la morte.

Lo sapevi che...

Il contraente è colui che firma il contratto e paga i premi, l’assicurato è colui che riceve la copertura assicurativa, ma non è detto che queste due figure siano la stessa persona.

Le informazioni sempre presenti in una polizza vita sono:

  • i dati del contraente, dell’assicurato e del beneficiario
  • la tipologia di copertura
  • il capitale assicurato
  • la modalità di pagamento e l’ammontare del premio
  • la durata della polizza

Insomma, un prodotto di risparmio a medio e lungo termine che serve a risparmiare e far fruttare i propri soldi, che sia per sé o per i propri cari.

2. Perché fare un’assicurazione sulla vita?

Decidere di fare un’assicurazione sulla vita è un passo importante, ma meno spaventoso di quello che sembra. Di solito sono due i grandi motivi che spingono qualcuno a orientarsi su una polizza di questo tipo:

Perché sottoscrivere una polizza vita?

Tutelarsi

Investire

Per le famiglie monoreddito, infatti, l’improvvisa sparizione della persona responsabile della principale fonte di reddito potrebbe generare una crisi seria per le abitudini economiche delle persone coinvolte. Aprire un’assicurazione sulla vita significa comprendere la situazione in cui ci si trova, calcolare i rischi e i benefici e decidere di puntare su uno strumento che assicuri un sostegno economico in una fase futura della vita.

3. Quali sono le migliori assicurazioni sulla vita?

Come per tutti i prodotti di risparmio e d'investimento, anche la scelta della migliore assicurazione sulla vita dipende da numerosi fattori. Primo fra tutti, il motivo che sta alla base di questa scelta. A seconda delle esigenze di ognuno, un tipo di assicurazione potrà essere più interessante di un altro.

Si distinguono, infatti, quattro tipi principali di polizze:

  • assicurazioni caso morte
  • assicurazioni caso vita
  • polizze vita miste
  • polizze vita unit linked e index linked

Vanno inoltre tenuti a mente alcuni elementi prima di sottoscrivere un’assicurazione, come la condizione economica della famiglia, il costo mensile della polizza, l’età del contraente e la presenza di eventuali penali in caso di disdetta. Si tratta di dati fondamentali, che possono influire enormemente sull’assicurazione migliore da scegliere.

4. Cos'è la polizza vita per mutuo casa?

Ai quattro tipi di assicurazione citati nel paragrafo precedente, va aggiunta una quinta tipologia: le polizze vita per mutuo casa.

Le polizze vita per il mutuo casa sono delle assicurazioni facoltative, che si possono attivare insieme al finanziamento per l’acquisto della casa. La loro particolarità, come suggerisce il nome, è di funzionare a tutti gli effetti come delle assicurazioni sulla vita, proteggendo i familiari della persona assicurata in caso di sua morte, infortunio grave o malattia debilitante. Così facendo, l’intestatario del mutuo ipotecario che ha sottoscritto l’assicurazione potrà continuare ad aiutare i propri familiari a pagare le rate anche se teoricamente impossibilitato a farlo.

La durata della polizza vita per il mutuo casa può andare solitamente da 2-3 anni fino a 25-30 anni, in relazione alla durata stessa del finanziamento sulla casa.

5. Quanto costa fare un'assicurazione sulla vita?

Sono molti i vantaggi legati all’apertura di un’assicurazione sulla vita, ma non bisogna dimenticare che si deve anche sostenere una serie di costi. Fra questi, bisogna sempre fare attenzione a:

  • costi di caricamento
  • percentuale sul rendimento minimo garantito annualmente
  • eventuali penali legate al riscatto anticipato
  • costi di apertura e chiusura (quando ce ne sono)
  • eventuali costi aggiuntivi

6. Quali sono i rendimenti di un'assicurazione sulla vita?

Quando si parla di rendimenti di un’assicurazione sulla vita, si fa riferimento alla cifra guadagnata sulla polizza, al netto di premi versati e spese sostenute. Si tratta di un fattore fondamentale nella scelta della giusta polizza e non va mai sottovalutato.

In teoria i rendimenti dovrebbero essere conosciuti in sede di firma del contratto, dipendendo da tassi percentuali propri della compagnia di assicurazione, e quindi chi sottoscrive una polizza vita dovrebbe conoscerli a priori. Questo vale sia per i versamenti di premi fissi che di premi variabili. Nel secondo caso, sarà previsto qualche calcolo in più, ma tutto deve essere ben chiaro nel contratto.

Inoltre, per ottenere il rendimento effettivo, alla somma prevista vanno sottratti:

  1. i costi sostenuti
  2. i costi dovuti alla tassazione vigente

Alcune polizze vita prevedono che il contraente o i beneficiari ottengano un rendimento minimo garantito, ossia un rendimento che verrà corrisposto in ogni caso a fine contratto.

Al momento della stipula del contratto, si dovrebbero avere a disposizione tutte le informazioni necessarie, ma nel caso in cui i documenti relativi alla polizza non siano sufficientemente chiari a riguardo, sarebbe bene chiedere quanto più possibile alla compagnia assicurativa.

7. Cosa succede a una polizza vita in caso di decesso?

Stando al funzionamento base di un’assicurazione sulla vita, alla morte dell’assicurato, il beneficiario riceve la liquidazione delle somme assicurate. È importantissimo indicare in modo chiaro chi è il beneficiario, per evitare lunghi processi di accertamento di chi ha effettivamente diritto a questi soldi fra i vari eredi.

Nel caso in cui a morire sia l’assicurato, la procedura è chiara. Esiste però un caso speciale, che riguarda l’eventualità della morte del contraente, ossia di chi ha sottoscritto la polizza e quindi paga i premi per alimentare l’assicurazione. 

Le possibilità sono due, a seconda della condizione in cui ci si trova:

  • contraente e assicurato coincidono
  • il contraente è diverso dall’assicurato

E la successione? Rientra nell’asse ereditario? In linea generale, il contratto di assicurazione sulla vita non entra a far parte del patrimonio ereditario del contraente e/o dell'assicurato. Gli eredi, quindi, non possono pretendere la somma assicurata.

8. Come funziona il riscatto di un’assicurazione sulla vita?

In alcuni casi, a prescindere dal verificarsi o meno dell’evento per il quale si era sottoscritta una polizza, è possibile  richiedere la restituzione della somma ottenuta grazie all’assicurazione sulla vita, anche prima della scadenza effettiva della polizza. Tale pratica è chiamata riscatto.

Come farlo? Basta inviare una richiesta alla compagnia assicuratrice con la quale si è stipulata la polizza, riportando:

  • tutti i dati personali e relativi al contratto
  • il motivo del riscatto
  • le modalità con le quali si desidera ricevere la somma

Bisogna però fare attenzione, perché a volte il valore riscattabile potrebbe essere inferiore a quanto ci si aspetta e non particolarmente conveniente, soprattutto quando ci si avvicina alla data di fine del contratto.

9. Benefici fiscali: quali si applicano sulle assicurazioni sulla vita?

Le polizze vita sono detraibili dall’Irpef del 19%, a patto che il reddito di chi le contrae non superi i 120.000 euro e che esse abbiano un limite di spesa massimo di 530 euro.

Nel caso di contratti misti, che prevedono l’erogazione della prestazione sia in caso di morte sia in caso di permanenza in vita dell’assicurato dopo la scadenza della polizza, la detrazione spetta solo per la parte di premio riferibile al rischio morte.

10. Domande frequenti

👶 A partire da quale età si può stipulare una polizza vita?

Se assicurato e contraente non sono la stessa persona, allora il contraente deve essere almeno maggiorenne per poter stipulare una polizza vita.

🤔 L’assicurazione sulla vita è detraibile o deducibile in sede di dichiarazione dei redditi?

L’assicurazione sulla vita è detraibile del 19% dall’Irpef, con un limite massimo di spesa pari a 530,00 euro all’anno. Si tratta di un vantaggio fiscale interessante per diminuire le tasse da pagare quando si fa la dichiarazione dei redditi.

🙍 Che cosa succede in caso di suicidio di chi ha sottoscritto un’assicurazione sulla vita?

Stando all’articolo 127 del Codice Civile, “in caso di suicidio dell'assicurato, avvenuto prima che siano decorsi due anni dalla stipulazione del contratto, l'assicuratore non è tenuto al pagamento delle somme assicurate, salvo patto contrario”. Si tratta di una misura introdotta per evitare il rischio di frode da parte dell’assicurato. Si tratta di un gesto estremo ed è per questo che il legislatore ha deciso di mettere un termine a due anni, per cercare di dissuadere in caso di propositi di questo tipo.

👪 Cosa si intende per assicurazione sulla vita di un terzo?

L’assicurazione può essere stipulata sulla propria vita o su quella di una terza persona, e, ugualmente, può essere conclusa a favore proprio dello stesso stipulante o a favore di un terzo.

11. Qualche info in più

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