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Capire il modello 730 in 6 semplici tappe
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Chi può presentare il modello 730?

Chi può presentare il modello 730?

Lista di modelli per la dichiarazione dei redditi con penna su tavolo azzurro.

Marzia Vradini

Data dell'ultima modifica: 08/04/2022

In periodo di dichiarazione dei redditi il modello 730 diventa il principale argomento di conversazione. Devo presentarlo? Sono esonerato? Il mio reddito è inferiore a tot, siamo proprio sicuri che io debba farlo? Le domande si accumulano, e con loro ansie, mal di testa e possibili errori. Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento e scopriremo insieme chi può effettivamente presentare il modello 730.

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1. Quali contribuenti sono interessati dal modello 730 nel 2022?

Il modello 730 (precompilato o ordinario) può essere utilizzato da tutti i contribuenti che, anche in mancanza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, nell’anno d’imposta (nel nostro caso parliamo del 2021) sono:

2. Per quali tipi di reddito si può utilizzare il modello 730?

Se appartieni a una delle tipologie di contribuente appena elencate, allora potresti già essere portato a dover presentare il modello 730. A questa prima spiegazione, va aggiunto il tipo di reddito percepito per poter utilizzare questo documento. Questi redditi, nel dettaglio, sono:

Con questi primi elementi in testa, possiamo quindi procedere a definire ancora meglio il profilo del soggetto interessato dal modello 730. Per fare ciò, illustreremo ora i casi in cui si può essere esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

3. Casi di esonero

Da un punto di vista generale, il contribuente (non obbligato a tenere scritture contabili) che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore a 10,33 € è esonerato. Nel dettaglio, se andando a sottrarre detrazioni e ritenute otteniamo un importo inferiore a tale cifra, scatta l’esonero. Riassumendo:

imposta lorda - detrazioni per carichi di famiglia - detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi - ritenute = importo non superiore a 10,33 €

Casi di esonero: per tipologia di reddito

Oltre a questo caso generale, è bene sapere che esistono altre situazioni in cui si può essere esonerati, come ad esempio prendendo in considerazione i tipi di reddito percepiti:

Tipologia di reddito

Da abitazione principale, relative pertinenze (box, cantina, garage) e altri fabbricati non locati

Derivante da lavoro dipendente o pensione

Derivante da lavoro dipendente o pensione + Da abitazione principale, relative pertinenze (box, cantina, garage) e altri fabbricati non locati

Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, compresi i lavori a progetto (*)

Redditi sempre esenti (rendite erogate dall’Inail per invalidità permanente o morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali)

Redditi soggetti a imposta sostitutiva, diversi da quelli soggetti a cedolare secca (interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico)

Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (interessi su conti correnti bancari o postali, redditi derivanti da lavori socialmente utili)

A condizione che

Il fabbricato non locato si trovi in un Comune diverso da quello dell’abitazione principale

Si siano avuti più datori di lavoro nell’anno di imposta e l’imposta corrispondente al reddito complessivo non superi di oltre 10,33 € il totale delle ritenute subite + Aver chiesto, al momento del cambio di lavoro, di effettuare il conguaglio con le ritenute applicate al primo datore

Il fabbricato non locato si trovi in un Comune diverso da quello dell’abitazione principale

-

-

-

-

(*) Escluse le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.

Casi di esonero: con limite di reddito

Per avere un quadro più completo, va poi preso in considerazione l’ammontare del reddito percepito. Sotto a una determinata somma, infatti, può scattare l’esonero, se vengono rispettate alcune condizioni. Per riassumere:

Tipologia di reddito

Terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze) per i quali non è dovuta l’Imu

Lavoro dipendente o assimilato
+
Altre tipologie di reddito (*)

Pensione
+
Altre tipologie di reddito (*)

Pensione
+
Terreni
+
Abitazione principale e sue pertinenze, per le quali non è dovuta l’Imu

Assegno periodico corrisposto dal coniuge
+
Altre tipologie di reddito (*)

Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro

Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche

Limite di reddito (uguale o inferiore a)

500

8.000

8.000

7.500 (pensione)
185,92 (terreni)

8.000

4.800

30.658,28

Condizioni

-

Periodo di lavoro superiore a 365 giorni (**)

Periodo di pensione superiore a 365 giorni (**)

-

-

-

-

(*) Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tenere conto del reddito derivante dall’abitazione principale e sue pertinenze.

(**) Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute, il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.

Ricorda però che, in ogni caso, l'esonero non è applicabile se devi restituire in tutto o in parte il bonus Irpef (ex bonus Renzi).

4. Casi particolari di presentazione

Esistono alcuni casi in cui l’esonero è dovuto a particolari situazioni o a cause di forza maggiore: un coniuge, soggetti minorenni o, com'è logico, persone decedute. Vediamoli nel dettaglio.

La dichiarazione congiunta: quando si applica?

La dichiarazione congiunta è quello speciale tipo di dichiarazione che interessa solo le coppie sposate. Il modello 730 in forma congiunta si può presentare quando entrambi i coniugi hanno esclusivamente redditi per i quali la dichiarazione è obbligatoria e almeno uno dei due può utilizzare il modello 730.

Il coniuge scelto per fare la dichiarazione verrà indicato sul documento come “dichiarante” e la presenterà al soggetto designato come sostituto d’imposta oppure scelto per effettuare i conguagli d’imposta negli altri casi.

In quali casi un tutore o un genitore può presentare la dichiarazione per conto di terzi?

Nel caso in cui un soggetto sotto tutela o un minore debba presentare la dichiarazione dei redditi, i tutori (nominati dal giudice tutelare) o i genitori degli interessati possono presentare la precompilata per conto loro, previa esibizione di una delega rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. Andiamo con ordine:

  1. Nel caso in cui fossi un tutore legale alla prima nomina, potrai inviare la richiesta (sottoscritta digitalmente) a qualsiasi ufficio territoriale tramite PEC.
  2. Per gli anni successivi, la richiesta di rinnovo (l’abilitazione a tutore ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene rilasciata) può essere inviata all'ufficio con un’e-mail, fornendo gli estremi del provvedimento depositato in occasione della prima richiesta e una copia del tuo documento d’identità.

In alternativa, per la prima nomina, dovrai recarti personalmente presso un ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate ed esibire la documentazione attestante la condizione di Tutore (per gli anni successivi, vale la procedura illustrata precedentemente, in cui dovrai solo sostituire il provvedimento depositato in ufficio al posto di quello inviato per e-mail).

Se sei genitore di un minore, le azioni da svolgere non cambiano molto. Anche in questo caso, puoi recarti fisicamente in un ufficio oppure, online, dovrai inviare la richiesta, tramite PEC, a qualunque ufficio territoriale, sottoscrivendola digitalmente insieme alla copia del documento di identità, questa volta del minore. Se hai già presentato la dichiarazione per conto di tuo figlio minore in un anno precedente, non avrai bisogno di presentarti in ufficio.

Dichiarazione dei redditi per conto di una persona deceduta: è possibile?

Ebbene sì, la dichiarazione dei redditi si può presentare anche per i defunti. Perché fare una dichiarazione di questo tipo? Perché il soggetto defunto rappresenta un soggetto passivo per l’IRPEF. E perché, così facendo, in quanto erede, potrai usufruire delle deduzioni e detrazioni d’imposta a cui avrebbe avuto diritto il soggetto defunto.

Gli eredi possono compilare il modello 730 per le persone decedute nell’anno d’imposta o entro il termine di presentazione della dichiarazione. Attenzione, perché se la persona viene a mancare dopo il 30 settembre dell’anno in cui si fa la dichiarazione, essa potrà essere presentata solo con il modello Redditi PF.

È chiaro che devono sussistere alcuni elementi per potersi avvalere di questa soluzione: nello specifico, la persona defunta deve aver percepito nell’anno d’imposta i redditi per cui si presenta la dichiarazione che abbiamo elencato all’inizio.

Come nel caso di tutori e genitori, per accedere alla dichiarazione dovrai recarti personalmente presso un ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate ed esibire la documentazione o una dichiarazione sostitutiva che attesti la tua condizione di erede; in alternativa potrai inviare la tua richiesta all’ufficio territoriale tramite PEC, sottoscritta digitalmente insieme alla copia del documento di identità.

Domande frequenti

📖 Chi è obbligato a tenere le scritture contabili?

La tenuta delle scritture contabili è obbligatoria per i soggetti che esercitano attività d'impresa oppure di arti o professioni, ed è disciplinato dagli articoli da 13 a 22 del DPR n. 600/73.

‍🧮 Quali sono i termini di versamento delle imposte per il 730/2022 da parte degli eredi?

I versamenti delle imposte vanno effettuati nei termini ordinari, ossia entro il 30 giugno, se il soggetto è deceduto entro il 28 febbraio 2022. Vengono invece prorogati di sei mesi (scadenza il 30 dicembre 2022) per i soggetti deceduti dopo il 28 febbraio 2022.

🏠 Il mio unico reddito deriva dalla mia abitazione principale, ma possiedo anche una casa vacanze, entrambe nel comune di Ancona. Sono esonerato dalla dichiarazione dei redditi?

No, la tua casa vacanze viene considerata come una pertinenza non locata. Visto che si trova nello stesso comune della tua abitazione principale, dovrai fare la dichiarazione dei redditi.

👐 Che cosa si intende per lavori socialmente utili? Quali lavoratori devono presentare la dichiarazione e quali no?

I lavori socialmente utili (LSU) sono quelle attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi da parte di soggetti che hanno accesso a sostegni al reddito: si tratta di quei lavoratori in stato di svantaggio nel mercato del lavoro (per via della disoccupazione, mobilità, cassa integrazione guadagni straordinaria) che, in questo modo, sono impiegati a beneficio di tutta la collettività. Se hanno un sostituto d’imposta, e quest’ultimo trattiene alla fonte l’imposta, allora non devono presentare il modello; se invece non hanno un sostituto d’imposta, allora saranno obbligati a presentare la dichiarazione.

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