2. Quando si risparmia di più?
La scelta o meno di risparmiare può essere influenzata da eventi esterni all’individuo, soprattutto se questi non sono passeggeri, ma invece tendono a protrarsi nel tempo, senza una vera e propria previsione di fine.
Ci basti pensare alla crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid19: è evidente che nelle prime settimane nessuno avrebbe immaginato il suo impatto a lungo termine e le forti restrizioni che ne sono derivate. Tutte le spese legate a viaggi, agli spostamenti in generale, alle feste, alle serate fuori, agli acquisti di beni sono state fortemente limitate, se non addirittura azzerate.
Per coloro che hanno potuto mantenere il proprio impiego, una grossa fetta delle due quote del 50/30/20 - corrispondenti al 50% (spese essenziali) e al 30% (attività di svago) - è stata quasi automaticamente trasferita al meno corposo 20%, di solito destinato al risparmio.
Inoltre, va anche sottolineato che, a prescindere dai fattori esterni, si risparmia di più soprattutto quando, riuscendo a gestire bene le proprie finanze, questa attività non rappresenta un grosso sacrificio autoimposto.