3. I conti deposito e buoni fruttiferi postali
I conti deposito
I conti deposito, insieme ai titoli di Stato e alle polizze, sono il prodotto di risparmio preferito dagli italiani. Rinunciando alla possibilità di prelevare il capitale depositato sul conto si ottiene una remunerazione garantita, che inoltre ha il vantaggio di aumentare più viene lasciata parcheggiata al loro interno.
I conti deposito sono di due tipi:
I conti liberi
La particolarità dei conti deposito liberi è che il denaro versato al loro interno è accessibile e prelevabile in qualsiasi momento, senza dover per forza aspettare la scadenza dei vincoli temporali. Questa libertà si traduce però in tassi di rendimento inferiori rispetto ai conti vincolati.
Vanno inoltre presi in considerazione alcuni costi come l'imposta di bollo, pari allo 0,2% del saldo (per i conti con una giacenza media superiore a 5.000 euro) e la ritenuta fiscale sugli interessi maturati, pari al 26%.
Fra i migliori conti deposito liberi si annovera ContoProgetto di Banca Progetto:
Nome
ContoProgetto
ContoProgetto
ContoProgetto
ContoProgetto
ContoProgetto
ContoProgetto
ContoProgetto
Tasso d'interesse
0,80%
0,70%
0,65%
0,62%
0,59%
0,58%
0,57%
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I conti deposito vincolati
Come lo dice il nome, i conti deposito vincolati hanno la particolarità di bloccare i tuoi soldi senza permetterti di farne libero uso qualora ne avessi bisogno. Questo permette da una parte tassi di interesse più elevati, ma allo stesso tempo ti costringe a rinunciare alla tua liquidità.
Si tratta quindi di una soluzione da prendere in considerazione se hai un orizzonte di risparmio molto lungo: se non svincoli i tuoi soldi e arrivi alla fine del periodo concordato con la banca, potrai usufruire di tassi maggiori rispetto ai conti deposito liberi, anche se sempre piuttosto bassi.
Nome
Conto Deposito Banca Aidexa
Conto Deposito Banca Aidexa
Conto Deposito Banca Aidexa
Conto Deposito Banca Aidexa
Conto Deposito a Interessi Anticipati di Banca Privata Leasing
Cherry Vincolato
Cherry Vincolato
Tasso d'interesse
0,51%
0,74%
0,88%
1,03%
0,93%
0,97%
1,24%
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I buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di risparmio venduto esclusivamente da Poste Italiane. Se un tempo erano disponibili solo in formato cartaceo e sottoscrivibili solo allo sportello, oggi esistono anche in versione digitale.
Vengono considerati piuttosto sicuri perché lo Stato italiano si fa garante sull’investimento. Hanno inoltre altri vantaggi, fra cui:
- non c’è rischio di mercato
- il capitale viene sempre rimborsato interamente
- non ci sono spese di commissione
- per capitali inferiori ai 5.000 € non è presente l’imposta di bollo (che per somme superiori è invece di 34,20 €)
- sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,50%
- sono esenti da imposta di successione
- alcuni hanno buoni rendimenti se confrontati con altri strumenti a basso rischio
Quest’ultimo punto introduce due grossi svantaggi: non tutti infatti sono convenienti (attenzione al momento della sottoscrizione) e soprattutto i rendimenti sono tendenzialmente bassi.
I buoni fruttiferi postali disponibili oggi sono:
- Buono 3x4, con rendimento annuo lordo a scadenza dello 0,50%
- Buono 4x4, con rendimento annuo lordo a scadenza dello 0,75%
- Buono ordinario, con rendimento annuo lordo a scadenza dello 0,30%
- Buono 5x5, con rendimento annuo lordo a scadenza dello 1,50%
- Buono 4 anni risparmiosemplice, con rendimento annuo lordo standard a scadenza dello 0,25%
- Buono dedicato ai minori, con rendimento annuo lordo a scadenza del 2,50%
4. I libretti postali e le assicurazioni
I libretti postali
Esattamente come i buoni fruttiferi postali, i libretti postali sono strumenti di risparmio a basso rischio garantiti dallo Stato italiano. Ciò che ne ha fatto la fortuna, anche qui, è che i soldi che vi vengono depositati maturano un interesse, anche se minimo e che difficilmente può contrastare il tasso di inflazione.
I libretti postali attualmente disponibili sono:
- il Libretto Smart, con un tasso d’interesse annuo lordo dello 0,30% su 90 giorni, 0,40% su 360 giorni e dello 0,75% su 150 giorni
- il Libretto Ordinario, con un tasso annuo nominale lordo allo 0,001%
- Libretto dedicato ai minori, con un tasso annuo nominale lordo allo 0,001%
- Libretto giudiziario, con un tasso annuo nominale lordo allo 0,001%
Tenendo in considerazione l’imposta di bollo di 34,20 € per somme superiori ai 5000 € e la ritenuta al 26%, ci rendiamo velocemente conto che i tassi di interesse sono davvero irrisori.
Le assicurazioni
Si tratta di una soluzione grazie alla quale, con somme anche piuttosto contenute, si possono avere degli interessi interessanti da lasciare ai propri cari, a patto di non rescindere il contratto prima del tempo.
Le polizze vita caso morte sono quindi maggiormente indicate per quei soggetti che rappresentano la certezza economica di una famiglia.
Nel processo di assunzione del rischio l’assicuratore valuta una serie di parametri quali ad esempio l’età, le abitudini dello stile di vita e il lavoro svolto, lo stato di salute, l’importo assicurato, la durata, le coperture attivate e lo stato tabagico.
Se quindi ti trovi nella situazione fisica ed economica adatta, potresti decidere di optare per questa soluzione. Fai le ricerche del caso e poni la dovuta attenzione alle tue necessità. Del resto un’assicurazione dovrebbe assicurare, non essere il tuo unico strumento di risparmio e investimento.
5. I fondi pensione e i beni di rifugio
I fondi pensione
Per far fronte all’eventualità di una pensione pubblica non sufficiente a coprire i tuoi bisogni, puoi decidere di cominciare a risparmiare per una pensione integrativa, che si formerà grazie al fondo pensione. Esistono tre tipi di fondo pensione che, attraverso delle vere e proprie soluzioni di investimento potranno permetterti di creare una pensione di scorta da affiancare a quella a cui avrai diritto alla fine della tua carriera.
Ogni soluzione di investimento è diversa e risponde a bisogni precisi. Quindi, a seconda dell’orizzonte temporale a tua disposizione (ossia il tempo che intercorre dal momento in cui decidi di cominciare a risparmiare all’anno in cui prevedi di andare in pensione) ti converrà investire in un comparto piuttosto che in un altro.
I fondi pensione possono essere:
- chiusi
- aperti
- piani individuali pensionistici
I primi sono dedicati a determinate categorie di lavoratori e vengono sottoscritti su base collettiva; i secondi sono istituiti da banche, imprese assicurative, società di gestione del risparmio o società di intermediazione mobiliare; i terzi sono vere e proprie polizze vita e vengono quindi proposti solo dalle imprese assicurative.
I beni di rifugio
I beni di rifugio sono quei beni che hanno un valore intrinseco, ossia reale, che si mantiene più o meno invariato a prescindere dall’andamento del mercato o dal tasso di inflazione. Decidere di investire in questo tipo di prodotto, quindi, può essere un buon modo per garantirsi una forma di protezione anche nei momenti in cui l’economia generale è particolarmente agitata.
I beni di rifugio più conosciuti sono:
- i titoli di Stato
- l’oro
- vini, gioielli, orologi, opere d’arte, immobili
Per quanto riguarda i primi, non tutti i titoli di Stato hanno lo stesso valore: vengono infatti considerati beni di rifugio i titoli di Stato emessi dai Paesi che risultano più solidi a livello economico e finanziario. Parliamo quindi principalmente della Germania e degli Stati Uniti, che difficilmente avranno difficoltà a ripagare i titoli emessi alla loro scadenza. Il rendimento però non è altissimo, ma del resto stiamo parlando di soluzioni a basso rischio che, come tali, hanno anche bassi interessi.
L’investimento in oro, un po’ come tutte queste soluzioni, non ha rendimenti alti ma è un’ottima soluzione per chi vuole proteggersi da eventi estremi. In quanto materia prima, ce ne sarà sempre bisogno. Ma piuttosto che riempirsi la casa di lingotti, si può decidere di investire nell’oro (ma anche nell’argento o nel platino) attraverso degli ETF.
L’ultima categoria è un interessante modo per diversificare i propri investimenti, ma, a meno di non essere veri e propri intenditori, è sempre meglio chiedere la consulenza di esperti. Quindi, per quanto possa essere considerato un modo per risparmiare e investire in beni sicuri, vanno presi in considerazioni gli oneri da pagare a chi ci aiuterà a fare la giusta scelta.